Richiamo alimentare per noto liquore: il Ministero della Salute spiega i motivi

Un nuovo caso di ritiro alimentare coinvolge una nota marca di liquore. Il ministero in questione spiega tutti i motivi.

Gli ultimi tempi sono stati scanditi da numerose notizie riguardanti il ritiro di articoli di genere alimentare in un modo o nell’altro coinvolti in situazioni assolutamente inaspettate. I  controlli ai quali gli stessi alimenti sono sottoposti oggi, consentono nella quasi totalità dei casi di scoprire casi in cui lo stesso prodotto potrebbe portare danno all’organismo. Gli alimenti coinvolti in simili operazioni nel corso degli ultimi mesi sono davvero numerosi. Ogni tipologia di articoli è stata, di fatto, protagonista di un simile fato di cronaca.

Nella maggior parte dei casi protagonista, contesto d’eccezione, per cosi dire, è la grande distribuzione. Proprio in questo senso, infatti, è possibile constatare quanto sia probabile imbattersi in articoli di genere alimentare, e non solo, capaci di portare danno all’organismo umano. Numero di lotto di produzione e scadenza, sono le informazioni che più di tutte vanno a riguardare il prodotto in quel caso contestato. L’ultimo caso riguarda una nota marca di liquore. Una comunicazione che ha lasciato spiazzati non pochi consumatori.

Richiamo alimentare per noto liquore: la decisione istituzionale

Il marchio protagonista dell’ultimo caso di ritiro alimentare è “Il trullo del sovrano, nome di un noto produttore di liquore pugliese. In questo caso l’azienda coinvolta è “Gielledi“, con sede a Monopoli. Lotto di produzione per quel che riguarda l’articolo “mandorlotto” (liquore a base di grappa e mandorla) è il numero 23003. Nello specifico le ragioni che hanno portato al ritiro dal mercato del lotto in questione sono da ricercare nella qualità stessa alcool, non ritenuto in quel caso idoneo.

allerta alimentare noto liquore
Il mandorlotto non va consumato, ma riportato presso il punto vendita in cui si è acquistato (Foto @sal.gov.it) – buttalapasta.it

Secondo quanto riportato dalla relativa comunicazione ministeriale, il prodotto citato non deve essere assolutamente consumato per la presenza di alcool isopropilico e, di conseguenza, riportato presso il punto la vendita di provenienza. In quel ambito, poi, il consumatore può essere rimborsato o magari scegliere una diversa tipologia di articolo. Situazione di certo non entusiasmante per migliaia e migliaia di consumatori italiani, magari affezionati a quello stesso tipo di prodotto.

Gli ultimi tempi sono sempre più caratterizzati da simili episodi che nella maggior parte dei casi prevede, poi, una disposizione da parte del Ministero della Salute che porta al ritiro forzato dal mercato del prodotto in questione. Situazioni, insomma, sempre più usuali, che in qualche modo sottolineano l’attenzione da parte di chi ha il dovere di controllare, rispetto a ciò che ogni giorno è possibile trovare nell’ambito del contesto commerciale alimentare.