Riconoscere pane e pasta integrali sembra semplice, in realtà ci sono dettagli che fanno la differenza. Ecco quali e come non sbagliare.
Molte persone hanno esigenze alimentari specifiche. Chi per intolleranze, o anche per gusto personale, predilige pane e pasta integrali, ma come riconoscere che siano davvero tali? Spesso ci si affida, ma in differenti casi accade invece di essere presi in giro dalle offerte di marketing, o di confondere realmente i prodotti. Con questa guida, conoscerai tutte le qualità di questa tipologia di impasto, ma soprattutto come riconoscere quello giusto, senza farti fregare.
Innanzitutto, perché scegliere l’impasto integrale? Senza ombra di dubbio è un’ottima abitudine alimentare, ma non bisogna mai esagerare, o comunque errare nella scelta, perché ci sono delle controindicazioni. In primis però ha solo benefici, perché l’integrale ha un apporto di fibre che gli impasti con farina bianca, non contengono. Quindi, l’intestino e la conseguente salute, ne trovano grande giovamento. Si ricrea un ambiente favorevole alla flora batterica intestinale. Inoltre, è una scelta che previene l’arrivo di tumori, come quello del colon.
Ciò è dovuto alla presenza di antiossidanti, e al tempo stesso favorisce il dimagrimento. Aumenta così il senso di sazietà, e l’indice glicemico è di gran lunga più basso, con un assorbimento più lento degli zuccheri. Ma non finisce qui, perché si previene il diabete e si protegge il sistema vascolare. Insomma, i vantaggi sono tanti, ma anche gli svantaggi se ci si sbaglia.
Riconoscere pane e pasta integrali, con questa guida non sbagli!
La presenza di tannini e acido fitico insieme alla presenza di fibre, potrebbe infatti ostacolare l’assorbimento di alcune proteine e minerali. Le fibre inoltre fanno malissimo a chi soffre di intestino irritabile. Di certo, sono meno gli svantaggi che i vantaggi, infatti queste situazioni fanno riferimento a casistiche più che specifiche. Possiamo infatti confermare che per quanto riguarda invece i danni causati dalla scelta errata di integrale, questi sono maggiori.
Qual è il peggior rischio? Effettivamente si potrebbe incorrere in guai importanti, come il mangiare qualcosa che non è alla fine quello che si spera. Per intenderci, si ingerisce dell’integrale che non lo è del tutto. Infatti, nelle suddette preparazioni, potrebbe esserci sempre una percentuale di farina bianca, ma deve essere ridotta. Affidarsi a prodotti che contengono almeno il 50% di integrale, altrimenti con una percentuale più bassa, non posso essere considerati tali.
Come se non bastasse, diffidare dai prodotti che contengono burro, strutto, soia, olio di girasole, perché equivale a mangiare degli alimenti che sono molto più calorici. Tutto questo lo si riconosce dall’etichetta, se c’è su scritto anche “farina integrale macinata”, allora è davvero il prodotto giusto. Controllare che abbia anche il tipico colore scuro omogeneo. Se è chiaro con pallini scuri sopra, spesso capita nel pane, allora non è davvero integrale.