A livello chimico sarebbe meglio congelare il pane prima di mangiarlo, tutto sui benefici di questa buona pratica.
Noi italiani siamo soliti mangiare molto pane durante i pasti, a volte aggiungendolo anche alla pasta stessa come secondo o per fare la classica ‘scarpetta’. Il troppo consumo di pane però può diventare deleterio per il nostro corpo per via di lieviti e glutine, sempre meglio non esagerare. Rimanendo uno dei paesi che mangia più pane in assoluto, dovremmo ascoltare il consiglio di una dottoressa del NHS che sul suo blog dove tratta anche di cucina, ha raccontato come da evidenze scientifiche risulterebbe molto più corretto congelare il pane prima di metterlo a tavola.
A prescindere dai benefici a livello chimico c’è anche da sottolineare che nelle famiglie italiane si tende a comprare il filone intero che poi nella maggior parte dei casi non viene mangiato interamente durante la giornata e quindi buona parte finirà automaticamente nella spazzatura.
Congelare il pane a fette e scongelarlo solo al momento del bisogno può diventare un modo per azzerare gli sprechi e far sì che venga consumato nel tempo, solo alla necessità. Ma a parte la questione bioetica, congelare il pane prima di mangiarlo, secondo alcuni medici del National Health Service, può essere molto più salutare e sicuro.
In primis l’eliminazione del problema delle muffe: se si congela il pane fresco, una volta scongelato lo ritroveremo ancora come appena sfornato. In secondo luogo per una questione di chimica. “Congelare il pane durante la notte e poi riscaldarlo o tostarlo prima di mangiarlo cambia la struttura molecolare dell’amido” spiega la dottoressa Chintal Patel.
Questo amido diventa più resistente ed è un beneficio per il nostro corpo, non uno svantaggio. “Questo è il tipo di amido che nutre i batteri intestinali e aiuta a costruire un microbioma intestinale sano, riducendo anche l’indice glicemico del pane” spiega infine la dottoressa, dimostrando quanto sia importante congelare il pane, per se stessi e per evitare gli sprechi.
Inoltre il pane congelato si traduce in una riduzione del 30% dell’indice glicemico, un’ottima soluzione per noi italiani che siamo portati a consumarne tanto. La dottoressa poi ha anche spiegato che per evitare il freezer, andrebbe bene anche il frigorifero: certo, il processo non sarà lo stesso, ma trattandosi di basse temperature, il processo di raffreddamento che cambierà la struttura dell’amido presente nel pane sarà simile, si trarranno quindi comunque benefici.
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