Il famoso casatiello di Pasqua quanto puà durare oltre i giorni di festa? E qual è il modo corretto di conservarlo per mantenerlo buono?
Tipico prodotto della gastronomia napoletana, il Casatiello è il protagonista delle tavole di Pasqua, soprattutto in Campania. Questo pane salato a forma di ciambella riccamente farcito con salumi e formaggi si caratterizza anche per le uova che sono poste in superficie. La decorazione è quindi classica e rimprende uno dei simboli del periodo e rende ancor più sostanziosa questa specialità tradizionale che ha una preparazione lunga ed elaborata.
Il Casatiello, si sa, va fatto con anticipo sul momento in cui deve essere mangiato. Le varie fasi che occorrono per prepararlo richiedono un poì di tempo e attenzione. Spesso viene servito come antipasto o in molti casi è usato per il pranzo di Pasquetta nei classici pic nic o buffet all’aperto.
Essendo una preparazione molto ricca e sempre realizzato in quantità abbastanza grande può capitare che ne rimangano sempre degli avanzi. E allora sorge la domanda: per quanto tempo di può conservare il Casatiello e in che modo?
Anche se è una preparazione cotta in forno, il Casatiello non ha tempi di conservazione che possono dirsi lunghi. Gli ingredienti che lo compongono rendono questo pane salato un alimento che è bene consumare in tempi abbastanza brevi. Il rischio di deterioramento è dietro l’angolo, ma anche soltanto quello che possa perdere la fragranza giusta e la consistenza ottimale: quegli elementi che lo rendono così tanto appetitoso e invitante.
Generalmente il Casatiello può esser conservato per un tempo di 2 – 3 giorni al massimo, oltre il quale non ha più le caratteristiche per mangiarlo e assaporarlo al meglio. Quale è la modalità perfetta per la conservazione di questa specialità tradizionale e tipica partenopea?
Sicuramente trattandosi di un alimento in cui c’è la farina teme l’aria e l’umidità per cui è importante conservarlo in un contenitore a chiusura ermetica e riporlo in un posto asciutto. Il frigorifero è assolutamente bandito: non è il luogo per conservare il Casatiello. Sarebbe un errore gravissimo metterlo in frigo, si rovinerebbe subito.
Deve stare a temperatura ambiente che, nei mesi di fine marzo o aprile, quando cade la Pasqua, è ancora mite, né fredda né troppo calda e umida. Se sono rimaste solo delle fette si può pensare di metterle all’interno degli appositi sacchetti per alimenti. Anticamente si usava conservare il Casatiello avvolgendolo in canovacci di cotone o panni di stoffa prima di inserirlo in un contenitore comunque ben chiuso, come una scatola di latta. In questo modo si manterrà morbido per quei pochi giorni in cui c’è ancora il tempo di gustarlo.
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