Nel vasto mondo degli ortaggi ve ne è uno che è poco consumato, eppure i suoi effetti benefici per l’organismo sono stupefacenti: scopriamolo.
Mangiare frutta e verdura è fondamentale per mantenerci in salute: questa è una verità ormai universalmente accettata e riconosciuta. Vi sono evidenze scientifiche che dimostrano che una dieta plant based (cioè a base vegetale) riesca a prolungare l’aspettativa di vita, nonché a scongiurare l’insorgenza di patologie croniche o cardiache.
Anche l’Università di Harvard è d’accordo e infatti ha messo a punto il cosiddetto “piatto del mangiar sano“. Si tratta di un grafico che contiene linee guida su come strutturare i propri pasti e, come c’era da aspettarsi, ben il 50% dei piatti dovrebbe essere occupato da frutta e verdura, con una leggera preponderanza della verdura.
Proteine e carboidrati concludono il piatto con un 25% a testa, in particolare carboidrati integrali e proteine magre, come pesce o carne bianca. La supremazia degli alimenti vegetali, però, è evidente. A questo punto però ci si potrebbe chiedere quali siano gli ortaggi o i frutti migliori. La risposta a questa domanda varia in base a fattori sia oggettivi che soggettivi, eppure vi sono alcuni ortaggi “speciali” che risultano particolarmente ricchi di nutrienti.
Uno di questi è sicuramente la barbabietola rossa (da non confondere con la bianca, da cui si ricava lo zucchero). Pur essendo poco consumata, essa è ricca di sali minerali di ogni tipo, nonché di vitamine del gruppo B e C. Ha un basso apporto calorico (19 calorie per 100 gr di prodotto), è povera di grassi e fornisce anche un buon apporto proteico.
In particolare nella barbabietola rossa troviamo componenti quali il potassio, il ferro (come in questi alimenti adatti a chi soffre di anemia), il calcio, il fosforo, nonché antociani e flavonoidi. Gli antociani migliorano la circolazione e la microcircolazione e hanno proprietà antinfiammatorie e antiossidanti. E anche i flavonoidi non sono da meno, poiché hanno proprietà antinfiammatorie e antineoplasiche.
Ne consegue che inserire la barbabietola rossa nella propria alimentazione non può che essere una buona idea. Il modo ideale per consumarla è cruda o poco cotta, inoltre si sposa bene sia coi piatti dolci che con quelli, grazie al suo leggero retrogusto dolciastro.
Io la uso ad esempio per preparare una sorta di insalata shuba, un piatto di origine russa a base di aringhe (o altro pesce azzurro), cipolla, barbabietola, patate, carote, uova e maionese. Questo piatto si presta a numerose varianti, anche dietetiche: basterà eliminare la maionese!
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